Viterbese, 26 anni e una lunga militanza cominciata al liceo, Kris Cipriani è il presidente di Gioventù Universitaria, realtà non conforme dell’Ateneo di Siena nata nel 2012. In quasi tre anni, GU ha impostato la propria linea su un’intensa attività politica e culturale, che l’ha portata a diventare una delle formazioni giovanili meglio articolate nel tessuto universitario senese e nazionale, tanto da lanciare il coordinamento con l’omonimo nome.
Gioventù Universitaria in poche parole…
“Nata nel 2012 come lista per le elezioni universitarie, sintesi di percorsi ed esperienze differenti, si è evoluta in un progetto di rilancio culturale e di promozione sociale, che conta un numero copioso tra militanti e simpatizzanti, e vanta una sede su due livelli nel centro di Siena”.
Qual è il tuo ruolo nel gruppo?
“Presidente, carica che vivo come onore e un onere. Ho la fortuna di guidare una realtà umana unita, fatta di persone che si impegnano a portare avanti progetti con dedizione ed entusiasmo”.
Militi da molto tempo?
“Fin dai tempi del liceo. Sono stato Rappresentante d’Istituto, poi ho continuato all'università come Rappresentante degli Studenti, fino ad essere eletto Consigliere d’Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena, incarico ricoperto per ben due anni”.
GU è collegata a qualche partito?
“No, ma questo non vuol dire che non ci interessiamo e non ci occupiamo di politica anche al di fuori dell’Università. Organizziamo eventi, dibattiti, riunioni con ospiti e relatori, trattando temi di attualità, politica estera e storia, sempre animati da spirito critico nel fare approfondimento culturale. D’altronde, il nome della sede parla chiaro: ‘Laboratorio Identitario’ . Pur non amando le definizioni, posso dire con fierezza di appartenere all’area della destra identitaria. Ovvio che siamo un movimento non conforme rispetto allo scenario politico attuale”.
Quali obiettivi avete conseguito?
“GU ha ottenuto importanti risultati, tra i quali ricordo la formalizzazione di criteri idonei e più comprensibili per l’accesso al Fondo di Solidarietà, utili all’esonero delle tasse agli studenti bisognosi; la trasparenza da parte delle Associazioni studentesche nel disporre dei Rimborsi concessi dall’Università; la creazione di un ‘Election Day’, quale strumento per garantire elezioni regolari e funzionali con scadenza biennale”.
In quante facoltà siete presenti?
“Vantiamo rappresentanti in tutti gli Organi di Governo dell’Ateneo; seguiamo i temi del Diritto allo Studio, ci occupiamo di questioni amministrative e anche delle disposizioni didattiche dei singoli comitati”.
Quali sono i vostri riferimenti culturali?
“I nostri riferimenti non sono identificabili in un testo, in un autore o ad una corrente di pensiero in particolare, perché crediamo fortemente che nella crescita culturale di un individuo, pertanto fondamentale è arricchire il sapere con elementi eterogenei. La Comunità riconosce come propri valori l’ umanità, l’identità dei popoli e degli individui, la spiritualità, una visione comunitaria del mondo e l’attenzione alle tematiche sociali”.
Buoni risultati e buon radicamento che, tuttavia, non hanno impedito la vostra esclusione dalle Elezioni 2014. Cos’è successo?
“La poca chiarezza e la mancata pubblicazione di documentazione utili alle elezioni universitarie ha portato, infatti, alla scarsa candidatura di tanti studenti legittimati a farlo e, probabilmente, alla totale assenza di liste nei tanti Comitati e Dipartimenti. Gli studenti, che non erano scritti sulle liste dell’elettorato attivo e passivo, oltre che segnalarlo alle segreterie, non si sono potuti rivolgere alla Commissione elettorale perché mai riunitasi e formalizzata”.
A cura di Marco Petrelli