martedì 7 ottobre 2014

Riepilogo riunione 7 ottobre 2014: "PERCHE' HAI DECISO PER ME?"




Alle ore 19 di oggi, martedì 7 ottobre 2014, si è svolta la riunione di Gioventù Universitaria.

Il tema centrale della riunione è stato "L'aborto e il diritto alla vita", illustrato da Simona Bimbi del CAV Siena (Centro Aiuto alla Vita) e supportato da Giampaolo Bianchi delle Sentinelle in piedi.
Entrambi gli invitati esterni hanno portato testimonianze dirette e vissute, costruendo un dialogo aperto con i ragazzi di GU che si sono dimostrati molto sensibili alla tematica affrontata.


L'Aborto volontario o umanamente indotto consiste nell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG),consistente nell'interruzione dello sviluppo dell'embrione o del feto e nella sua rimozione dall'utero della gestante. Può essere provocato per via chimica (farmaci abortivi, soluzione salina, ecc.) o con pratica chirurgica.


La pratica dell'aborto volontario viene svolta in buona parte del mondo, a discrezione della donna nei primi mesi della gestazione. Può essere motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione di salute della madre o del feto: come la condizione economica, familiare o sociale.


In numerosi Stati è attivo un acceso e sentito dibattito.

I cosiddetti "abortisti" basano la loro "lotta" sull'affermazione dell'aborto volontario come diritto alla donna, in quanto la gravidanza e la nascita di un figlio, spesso non desiderato e non progettato, può generare un pericolo per le di lei condizioni di salute, fisiche e psicologiche.
Inoltre, ritengono che il frutto del concepimento, almeno nelle prime settimane di gravidanza, non avendo ancora sviluppato sufficientemente il sistema nervoso centrale non è ancora ancora un individuo autocosciente e dunque è radicalmente differente, dal punto di vista biologico e ontologico, dall'essere umano adulto.
L'embrione viene considerato come un'entità altamente polimorfa e priva dell'autonomia vitale che è alla base della definizione di organismo.


La legge italiana sulla IVG è la Legge 22 maggio 1978, n.194 (generalmente citata come "la 194"). Essa consente alla donna, nei casi previsti dalla legge, di poter ricorrere alla IVG in una struttura pubblica (ospedale o poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza), nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere alla IVG solo per motivi di natura terapeutica.


Premesso che l'ontogenesi umana abbia inizio nell’istante della fecondazione, ovvero della congiunzione di uno spermatozoo maschile con un ovocita femminile, e che, «una volta che il processo è cominciato, non c’è una particolare fase del suo sviluppo che sia più importante di un’altra: tutte sono parte di un processo continuo», il fronte "pro life" chiede la tutela degli embrioni come individui.


I pro-life sostengono che l'unicità del neoformato genoma umano renda il concepito un individuo distinto dai suoi genitori e meritevole di autonoma tutela, anche su un piano giuridico.
La conseguenza di questa tutela giuridica è quindi il divieto assoluto, secondo i "pro life", di praticare l'aborto, considerato alla stessa stregua dell'omicidio: il diritto alla vita si acquista al momento del concepimento!
I bimbi non ancora nati, non sono delle masse di tessuto da usare e gettare via.
Il feto è sempre un essere umano non meno di quanto lo siamo noi. Tutti siamo stati un ovulo fecondato da uno spermatozoo, uno zigote, un feto e un embrione prima di venire al mondo:
A 18-25 giorni dopo il concepimento il cuore batte già;
A 6 settimane si può misurare la frequenze delle onde cerebrali con un EEG;
A 8 settimane gli organi interni sono funzionanti e le impronte digitali sono visibili;
A 9 settimane il feto percepisce dolore
Il bambino strizza gli occhi, ingoia e può formare un pugno e anche sorridere, si muove e da calci, percepisce caldo, luce e rumore, si succhia il pollice.


E tu saresti capace di impedirgli di nascere, di vivere?


Il Diritto alla vita è un diritto inviolabile dell'uomo, diciamo "NO" all'aborto volontario.



Di Mara Cavalloro




















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