mercoledì 3 dicembre 2014

INFORMIAMO TUTTI GLI AMICI, I SIMPATIZZANTI E I MILITANTI CHE, PER ATTO DI PROTESTA, GIOVENTÙ UNIVERSITARIA NON PARTECIPERÀ ALLE ELEZIONI UNIVERSITARIE.

VI INVITIAMO IL 4 DICEMBRE ALLA NOSTRA

 ASSEMBLEA SULLA POLITICA GIOVANILE.



martedì 2 dicembre 2014

Elezioni: Gioventù universitaria si rivolgerà al Tar

Ad un giorno dalle elezioni universitarie, mi trovo costretto a scrivere nuovamente per informare la Comunità universitaria e la cittadinanza di quanto sta avvenendo all’Università di Siena.Abbiamo più volte cercato il dialogo tra le parti, per trovare una soluzione all’incredibile situazione elettorale che si sta prospettando: l’ammissione di una sola lista alla competizione elettorale negli Organi di Governo. La nostra propensione all’incontro e l’incessante volontà di trovare una soluzione utile a garantire la rappresentatività e la democrazia all’interno dell’Università non è bastata all’Amministrazione, la quale si è esentata dal darci una risposta e prendere atto delle nostre lettere formali.

La nostra lista è stata esclusa senza preavviso, senza aver preso in considerazione le nostre segnalazioni :non è stata pubblicata la dovuta documentazione e non è stata costituita una commissione elettorale.

In questo modo si vanno a ledere non solo gli interessi di una lista o di un’Associazione, ma la credibilità e la legittimità di elezioni, che per forza di cose, sembrano aver già proclamato il vincitore. É la chiara imposizione e l’inequivocabile consolidamento di un modus operandi che non ha nulla a che vedere con un sistema democratico e partecipativo.

Per tutto questo e per quanto ci troviamo, per tali vicissitudini, a rappresentare, non abbiamo intenzione di arrenderci e dunque come ultimo atto ci rivolgeremo per vie legali al TAR, come precedentemente avevamo segnalato all'Ateneo in caso di mancata risposta. Nel mentre continueremo con vivacità e vigore a portare avanti le nostre battaglie. In questo tempo di crisi c’è la necessità di ergersi in difesa degli studenti e delle loro famiglie.

Gioventù Universitaria


domenica 30 novembre 2014

Atenei non conformi. Gioventù Universitaria: comunità militante dell’UniSiena






Viterbese, 26 anni e una lunga militanza cominciata al liceo, Kris Cipriani è il presidente di Gioventù Universitaria, realtà non conforme dell’Ateneo di Siena nata nel 2012. In quasi tre anni, GU ha impostato la propria linea su un’intensa attività politica e culturale, che l’ha portata a diventare una delle formazioni giovanili meglio articolate nel tessuto universitario senese e nazionale, tanto da lanciare il coordinamento con l’omonimo nome.
Gioventù Universitaria in poche parole…
“Nata nel 2012 come lista per le elezioni universitarie, sintesi di percorsi ed esperienze differenti, si è evoluta in un progetto di rilancio culturale e di promozione sociale, che conta un numero copioso tra militanti e simpatizzanti, e vanta una sede su due livelli nel centro di Siena”.
Qual è il tuo ruolo nel gruppo?
“Presidente, carica che vivo come onore e un onere. Ho la fortuna di guidare una realtà umana unita, fatta di persone che si impegnano a portare avanti progetti con dedizione ed entusiasmo”.
Militi da molto tempo?
“Fin dai tempi del liceo. Sono stato Rappresentante d’Istituto, poi ho continuato all'università come Rappresentante degli Studenti, fino ad essere eletto Consigliere d’Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena, incarico ricoperto per ben due anni”.
GU è collegata a qualche partito?
“No, ma questo non vuol dire che non ci interessiamo e non ci occupiamo di politica anche al di fuori dell’Università. Organizziamo eventi, dibattiti, riunioni con ospiti e relatori, trattando temi di attualità, politica estera e storia, sempre animati da spirito critico nel fare approfondimento culturale. D’altronde, il nome della sede parla chiaro: ‘Laboratorio Identitario’ . Pur non amando le definizioni, posso dire con fierezza di appartenere all’area della destra identitaria. Ovvio che siamo un movimento non conforme rispetto allo scenario politico attuale”.
Quali obiettivi avete conseguito?
“GU ha ottenuto importanti risultati, tra i quali ricordo la formalizzazione di criteri idonei e più comprensibili per l’accesso al Fondo di Solidarietà, utili all’esonero delle tasse agli studenti bisognosi; la trasparenza da parte delle Associazioni studentesche nel disporre dei Rimborsi concessi dall’Università; la creazione di un ‘Election Day’, quale strumento per garantire elezioni regolari e funzionali con scadenza biennale”.
In quante facoltà siete presenti?
“Vantiamo rappresentanti in tutti gli Organi di Governo dell’Ateneo; seguiamo i temi del Diritto allo Studio, ci occupiamo di questioni amministrative e anche delle disposizioni didattiche dei singoli comitati”.
Quali sono i vostri riferimenti culturali?
“I nostri riferimenti non sono identificabili in un testo, in un autore o ad una corrente di pensiero in particolare, perché crediamo fortemente che nella crescita culturale di un individuo, pertanto fondamentale è arricchire il sapere con elementi eterogenei. La Comunità riconosce come propri valori l’ umanità, l’identità dei popoli e degli individui, la spiritualità, una visione comunitaria del mondo e l’attenzione alle tematiche sociali”.
Buoni risultati e buon radicamento che, tuttavia, non hanno impedito la vostra esclusione dalle Elezioni 2014. Cos’è successo?
“La poca chiarezza e la mancata pubblicazione di documentazione utili alle elezioni universitarie ha portato, infatti, alla scarsa candidatura di tanti studenti legittimati a farlo e, probabilmente, alla totale assenza di liste nei tanti Comitati e Dipartimenti. Gli studenti, che non erano scritti sulle liste dell’elettorato attivo e passivo, oltre che segnalarlo alle segreterie, non si sono potuti rivolgere alla Commissione elettorale perché mai riunitasi e formalizzata”.
A cura di Marco Petrelli

mercoledì 26 novembre 2014

3-4 DICEMBRE 2014: GUARDA CHE FILM, DIRETTO E GIRATO DALL'UNISI


<<PRATICHE DA REGIME, IN ITALIA NON SI VOTA PIÙ!>>L'Amministrazione ha scelto di procedere all'esclusione delle nostra Lista dagli Organi di Governo. Non sono state considerate tutte le anomalie e mancanze segnalete nei giorni precedenti in via ufficiale e ufficiosa.
Abbiamo segnalato la vicenda al Consigliere Nazionale degli Studenti, Nicola Minerva, che sottoporrà un'interrogazione su quanto accaduto, con tutta la documentazione necessaria, al MIUR.
Abbiamo segnalato la vicenda al Consigliere Nazionale degli Studenti, Nicola Minerva, che sottoporrà un'interrogazione su quanto accaduto, con tutta la documentazione necessaria, al MIUR.QUESTA È LA RISPOSTA A CHI VUOLE TAPPARCI LA BOCCA!








ORGANI DI GOVERNO SENZA RAPPRESENTANZA #UNISI

Io, Cipriani Kris, prima che da ex membro del Consiglio di Amministrazione, mi trovo costretto con grande rammarico a scrivere da studente questa lettera, a breve distanza di tempo dalla mie dimissioni rese al Consiglio di Amministrazione.
Il mio auspicio, rendendo le mie dimissioni, era quello di garantire la possibilità a tutti gli studenti di vedere finalmente la realizzazione di elezioni studentesche trasparenti, partecipate e utili al normale e regolare funzionamento degli Organi di governo dell'Ateneo.

L'Associazionismo studentesco, concretizzato nella Rappresentanza studentesca, è una componente fondamentale della vita universitaria, perché oltre a facilitare il compito di comunicazione e informazione all'Amministrazione, è imprescindibile per l'esercizio di difesa dei diritti degli studenti e della loro tutela, senza menzionare il carico di lavoro e di responsabilità che viene portato avanti con l'organizzazione di eventi, dibattiti, approfondimenti.

Il mio mandato è stato concluso rivendicando il senso di Responsabilità, attaccamento alle Istituzione e alla cosa pubblica, che ho portato avanti sia come Rappresentante sia come Presidente di Gioventù Universitaria, tra le cui fila conta decine di militanti, simpatizzanti e centinai di votanti, con i quali l'Associazione ha espresso sempre un numero copioso di Rappresentanti e fatto rappresentanza.

Ad oggi, dopo una comunicazione inviatami dall'Ufficio Responsabile delle Procedure Elettorali, vedo l'esclusione della mia lista dalla competizione elettorale negli Organi di Governo dell'Università degli Studi di Siena, anche dopo che all'unanimità il Consiglio Studentesco si era espresso evidenziando le stesse criticità e anomalie dai Noi sottoposte.

Il mio stupore, oltre ad essere condiviso da tutti i membri della mia stessa Associazione e da tanti studenti, è accompagnato da un profondo senso di perplessità, dopo che avevamo più volte, in via ufficiosa in un primo momento, e sotto forma scritta poi, evidenziato delle difficoltà e delle anomalie oggettive sia ai diversi uffici competenti sia all'Amministrazione.

Non abbiamo potuto verificare e consultare la documentazione che quanto prevede il Decreto Elettorale, doveva essere pubblicata sull'Albo Online secondo le modalità e le tempistiche previste dallo stesso.

La poca chiarezza e la mancata pubblicazione di documentazione ha portato, infatti, alla scarsa candidatura di tanti studenti legittimati a farlo e, probabilmente, alla totale assenza di liste nei tanti Comitati e Dipartimenti. Gli studenti, che non erano scritti sulle liste dell'elettorato attivo e passivo, oltre che segnalarlo alle segreterie, non si sono potuti rivolgere alla Commissione elettorale perché mai riunitasi e formalizzata.

Per mancanza di chiarezza e flessibilità, come, purtroppo, succedete in Italia, Le vie tortuose della burocrazia rischiano di minare la Democrazia e la Rappresentatività nella vita pubblica.

Confidiamo nel buon senso e nell'intenzione del Rettore e dell'Amministrazione di risolvere quanto prima la vicenda, non incorrendo nel rischio di assistere ad elezioni con una sola lista concorrente agli Organi di Governo o peggio ancora illegittime e irregolari.





sabato 8 novembre 2014

NASCE IL COORDINAMENTO NAZIONALE DI GIOVENTU' UNIVERSITARIA

Si riaccende la fiamma che ormai era spenta nello scenario universitario. Realtà e rappresentanti di Torino, Roma, Siena, Perugia, Trieste, Bari, lanciano la nuova sfida culturale e politica, quella di costituire un coordinamento nazionale universitario, pronto a combattere per e a fianco degli studenti. Promozione sociale, culturale e di difesa del Diritto allo studio saranno i punti cardine dai quali partiranno le battaglie condivise dal coordinamento nominato Gioventù Universitaria. Un percorso iniziato da un paio di anni e concretizzatosi con il primo convegno organizzato a Torino. Comunità libere, unite da un comune percorso identitario e dallo stesso bagaglio valoriale, oltre i simboli, oltre le sigle.
Oggi 8 novembre 2014 la gioventù universitaria si mette in cammino.
Coordinamento nazionale
Cipriani Kris
Paladino Enea
Cigolini Edoardo
Minerva Nicola
De Cesare Marco
Matteoni Nicole




martedì 7 ottobre 2014

Riepilogo riunione 7 ottobre 2014: "PERCHE' HAI DECISO PER ME?"




Alle ore 19 di oggi, martedì 7 ottobre 2014, si è svolta la riunione di Gioventù Universitaria.

Il tema centrale della riunione è stato "L'aborto e il diritto alla vita", illustrato da Simona Bimbi del CAV Siena (Centro Aiuto alla Vita) e supportato da Giampaolo Bianchi delle Sentinelle in piedi.
Entrambi gli invitati esterni hanno portato testimonianze dirette e vissute, costruendo un dialogo aperto con i ragazzi di GU che si sono dimostrati molto sensibili alla tematica affrontata.


L'Aborto volontario o umanamente indotto consiste nell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG),consistente nell'interruzione dello sviluppo dell'embrione o del feto e nella sua rimozione dall'utero della gestante. Può essere provocato per via chimica (farmaci abortivi, soluzione salina, ecc.) o con pratica chirurgica.


La pratica dell'aborto volontario viene svolta in buona parte del mondo, a discrezione della donna nei primi mesi della gestazione. Può essere motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione di salute della madre o del feto: come la condizione economica, familiare o sociale.


In numerosi Stati è attivo un acceso e sentito dibattito.

I cosiddetti "abortisti" basano la loro "lotta" sull'affermazione dell'aborto volontario come diritto alla donna, in quanto la gravidanza e la nascita di un figlio, spesso non desiderato e non progettato, può generare un pericolo per le di lei condizioni di salute, fisiche e psicologiche.
Inoltre, ritengono che il frutto del concepimento, almeno nelle prime settimane di gravidanza, non avendo ancora sviluppato sufficientemente il sistema nervoso centrale non è ancora ancora un individuo autocosciente e dunque è radicalmente differente, dal punto di vista biologico e ontologico, dall'essere umano adulto.
L'embrione viene considerato come un'entità altamente polimorfa e priva dell'autonomia vitale che è alla base della definizione di organismo.


La legge italiana sulla IVG è la Legge 22 maggio 1978, n.194 (generalmente citata come "la 194"). Essa consente alla donna, nei casi previsti dalla legge, di poter ricorrere alla IVG in una struttura pubblica (ospedale o poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza), nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere alla IVG solo per motivi di natura terapeutica.


Premesso che l'ontogenesi umana abbia inizio nell’istante della fecondazione, ovvero della congiunzione di uno spermatozoo maschile con un ovocita femminile, e che, «una volta che il processo è cominciato, non c’è una particolare fase del suo sviluppo che sia più importante di un’altra: tutte sono parte di un processo continuo», il fronte "pro life" chiede la tutela degli embrioni come individui.


I pro-life sostengono che l'unicità del neoformato genoma umano renda il concepito un individuo distinto dai suoi genitori e meritevole di autonoma tutela, anche su un piano giuridico.
La conseguenza di questa tutela giuridica è quindi il divieto assoluto, secondo i "pro life", di praticare l'aborto, considerato alla stessa stregua dell'omicidio: il diritto alla vita si acquista al momento del concepimento!
I bimbi non ancora nati, non sono delle masse di tessuto da usare e gettare via.
Il feto è sempre un essere umano non meno di quanto lo siamo noi. Tutti siamo stati un ovulo fecondato da uno spermatozoo, uno zigote, un feto e un embrione prima di venire al mondo:
A 18-25 giorni dopo il concepimento il cuore batte già;
A 6 settimane si può misurare la frequenze delle onde cerebrali con un EEG;
A 8 settimane gli organi interni sono funzionanti e le impronte digitali sono visibili;
A 9 settimane il feto percepisce dolore
Il bambino strizza gli occhi, ingoia e può formare un pugno e anche sorridere, si muove e da calci, percepisce caldo, luce e rumore, si succhia il pollice.


E tu saresti capace di impedirgli di nascere, di vivere?


Il Diritto alla vita è un diritto inviolabile dell'uomo, diciamo "NO" all'aborto volontario.



Di Mara Cavalloro




















lunedì 6 ottobre 2014

LA VITA, E' TUTTA UN'ALTRA MUSICA: MARTEDÌ 7 OTTOBRE, via Tito Sarrocchi, 54. ore 19.00


"L' aborto" e il "diritto alla vita" saranno i temi trattati nell'incontro che si terrà Martedì 7 alle 18.00 nella sede di Gioventù Universitaria.
Interveranno in riguardo invitati esterni:
- Simona Bimbi della CAV (Centro Aiuto alla Vita)
- Gianpaolo Bianchi delle Sentinelle in piedi
Tutti gli studenti sono invitati a partecipare a questo evento.




martedì 30 settembre 2014

Riepilogo riunione 30 settembre 2014: LA NUOVA POLITICA RUSSA: nuova diatriba USA vs Russia

Alle ore 19 di oggi, martedì 30 settembre 2014, si è svolta la riunione di Gioventù Universitaria, coordinata da Kris Cipriani.
Il tema centrale della riunione è stato la nuova politica Russa, facendo un punto sulla situazione attuale in Ucraina e sull’interessamento internazionale (USA e UE) sulla questione dell’indipendenza delle Crimea.
Il Dr. Mimmo Diab, attivista politico di origine libanese, ha trattato l’argomento in maniera esauriente, facendo un excursus storico-politico.

L'Ucraina, nonostante sia rimasta, come altri paesi in passato comprendenti dell'Unione Sovietica, in parte dipendente dalla Russia, ha ultimamente manifestato un distacco da quest'ultima con l'avvenire nel paese di rivolte sempre più numerose di stampo filo-occidentale e scontri fra manifestanti, che sono culminate il 22 febbraio 2014 con la deposizione del presidente filo-russo Janukovyč. Quest'evento ha contribuito ad allargare la tensione fra i due paesi con ripercussioni sul lato economico, nonché politico: la Russia ha aumentato esponenzialmente il prezzo del gas che prima veniva fornito all'Ucraina ad un prezzo amichevole, e le relazioni tra i due paesi si sono inasprite più che mai dall'indipendenza dell'Ucraina.
Con l'inasprirsi del malcontento tra le popolazioni dell'est dell'Ucraina anche a causa di una crescente crisi economica, e la sempre maggiore instabilità politica all'interno del paese dopo il colpo di stato appoggiato da esponenti partiti di estrema destra e di stampo filo-europeo come Settore destro, la popolazione ribelle si è detta contraria al nuovo governo di Kiev . In Ucraina si è andata creando una vera e propria guerra civile, tutt'ora in corso, che vede contrapposte le forze militari di Kiev ai ribelli di stampo russofono delle regioni dell'est del paese.
La crisi Ucraina ha risuonato anche fuori dal paese inasprendo le relazioni tra Russia e Occidente, che si sono scambiati accuse a vicenda sia sul lato politico che militare; se da un lato l'Occidente accusa la Russia di appoggiare in ambito militare i ribelli dell'est dell'Ucraina contribuendo a fomentare le rivolte, la Russia ribadisce le violazioni da parte da quello che definisce come illegittimo governo di Kiev di sopprimere le rivolte con la violenza, non curandosi dei diritti umani e bombardando i civili nella parte russofona del paese senza fare nulla per distendere la tensione. Da parte sua, la Russia ha schierato diverse truppe militari al confine con l'Ucraina, fatto che è stato denunciato più volte dalla NATO come atto d'aggressione.
In questo panorama ,nel febbraio del 2014 Il governo locale della Crimea ha rifiutato di riconoscere il nuovo governo e il nuovo presidente ucraino, sostenendo che il cambiamento sarebbe avvenuto in violazione della costituzione ucraina vigente. Quindi il governo locale ha dichiarato la propria volontà di separarsi dall'Ucraina chiamando a referendum la popolazione di Crimea: l'esito della consultazione ha visto realizzarsi un'altissima maggioranza sull'opzione autonomista (con oltre il 97% di consenso sul totale dei votanti) ma la legittimità di tale referendum, tuttavia, è respinta dall'Unione europea e dagli Stati Uniti d'America, con la scusa di violazione del diritto internazionale e della Costituzione dell'Ucraina, mentre il referendum è ritenuto valido dalla Russia.
Tra le organizzazione che l'hanno dichiarato illegittimo, vi è l'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa), l'Unione europea, dagli Stati Uniti d'America e dalla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa.

Questa presa di posizione da parte di Usa e quindi dell’UE ha come vere motivazioni quelle di carattere politico-economico : la Crimea è una regione dell’ex URSS ricchissima di giacimenti petroliferi e gas; la sua “annessione culturale” alla Russia di Putin la allontana dal controllo degli USA del suo “oro nero” e quindi ha fornito loro la scusa perfetta per intraprendere una “guerra” contro la Russia e i filorussi (Crimea compresa).



martedì 23 settembre 2014

Riunione 23 settembre 2014: LA COMUNICAZIONE POLITICA NELL'ERA DEI SOCIAL



Alle ore 18 di oggi, martedì 23 settembre 2014, si è svolta la riunione di Gioventù Universitaria, coordinata da Kris Cipriani.
Tematica centrale è stata "La comunicazione politica nell'era dei social" affrontata da Francesco Boezi, giornalista della rivista online "L'intellettuale dissidente"   e da Gianfranco Maccarone, cofondatore di "Laboratorio Identitario"

Francesco Boezi ha trattato le nuove forme di cultura politica tramite riviste online. Ha illustrato di cosa si occupa "L'intellettuale dissidente" e a quale fine ultimo tende: stimolare intellettualmente il lettore su fatti o argomenti di tutti i generi (politica, filosofia, storia, cronaca, letteratura, sport e altro), lasciandogli piena libertà di formulare la propria opinione in proposito. Catechizzare o inculcare concetti precostituiti non appartiene a questa rivista. Essa non fa capo a nessun partito politico o ente: ogni giornalista può scrivere ciò e di ciò che ritiene opportuno. L'importante è trattare gli argomenti nel modo più oggettivo possibile e dire sempre la verità.
Le riviste online sono un potentissimo strumento di informazione perché facilmente raggiungibili e consultabili in qualsiasi momento. 

Gianfranco Maccarone ha,invece,esplicato come utilizzare i social-network per la comunicazione politica. Nel mondo contemporaneo, pensare di fare politica "alla vecchia maniera" senza sfruttare la potente visibilità che danno i social, soprattutto Facebook, rischia di cadere nell'autoreferenziale: begli eventi, manifestazioni di piazza, volantinaggi e cortei di protesta...ma con la presenza dei soli "associati". 
Pubblicare stati accattivanti sulle Pagine di Facebook, con allegata un'immagine esplicativa , e la condivisione dello stato da parte degli associati,crea un fenomeno di diffusione ad albero che dà grande visibilità e consente di richiamare un gran numero di persone all'evento.
Quindi, ben vengano manifestazioni, volantinaggi, banchetti,
ma che siano ben pubblicizzati.

Per la buona riuscita di un evento, una forte rete comunicativa è d'obbligo!

Di Mara Cavalloro